lunedì 14 novembre 2016

6° TAPPA DEL BLOGTOUR "Non dirgli che ti manca" di Alessandra Angelini: Playlist


Buongiorno, Readers, e benvenuti nella sesta tappa del bellissimo Blogtour riguardante l'intenso romanzo Non dirgli che ti manca di Alessandra Angelini! Oggi parleremo di canzoni, a parer mio stupende e super adatte, scelte dall'autrice come colonna sonora del romanzo. Green Day, Sex Pistols...direi che le premesse sono ottime, non trovate? Inoltre, per ogni brano, ci sarà un estratto del libro! Vi basterà cliccare sul titolo della canzone per ascoltarla!
Iniziamo...


TRAMA:
Isabella è a pezzi. Deve vedersela con un padre di successo, per il quale non c’è un  altro futuro possibile se non quello che lui stesso ha immaginato per la figlia. E come se non bastasse, il suo fidanzato, quello che secondo tutti era il ragazzo perfetto, la tradisce spezzandole il cuore. Così decide che è arrivato il momento di cercare la propria strada e trasferirsi da Roma a Bologna per studiare. Ma la vita è sempre pronta a sorprenderti: nel caso di Isabella l’imprevisto si chiama Denis, tatuatissimo batterista dei Bad Attitude. In una notte che cambia tutto, Isabella infrange ogni regola. I due si imbarcano in una relazione turbolenta, fatta di lunghe separazioni, resa complicata dall’insofferenza del padre di lei e dalle insicurezze della ragazza. Nonostante le differenze sociali, quello che Denis e Isabella provano l’uno per l’altra è un sentimento insopprimibile, forte e delicato, violento e dolce allo stesso tempo, qualcosa che va oltre le regole, ma che non sembra destinato a finire, come quelle melodie che entrano nella testa e non se ne vanno più…

BASKET CASE, Green Day.


Le luci nel locale si abbassarono, i riflettori puntati sul palco. Dalla folla si levò un boato, gridolini, fischi d’incitamento accompagnarono l’ingresso della band. Un uomo sulla quarantina si avvicinò al microfono, schiarendo la voce.


«Con un po’ di ritardo, degno degli artisti consumati, sono felice di salutare il ritorno all’Alcatraz di una tra le band più promettenti del panorama rock italiano. Signore e signori, fate un applauso per gli Armodue!», annunciò, lasciando spazio alla band.


Uno, due, un-due-tre-quattro! Il batterista diede l’attacco e iniziarono alla grande con una canzone dal ritmo incalzante, che mi ricordava Basket Case. Morivo dalla voglia di andare in mezzo al pubblico. Non riuscivo a stare ferma. Mi girai combattuta, e già mi trovavo sulla punta della sedia.


«Ragazzi, vi dispiace se vado laggiù?»


«Vai... forza!», mi incitò Cristina, con gli altri che mi osservavano divertiti.


Mimai un ringraziamento con le labbra e corsi tra il pubblico. Scansando il pogo a centro pista, raggiunsi un angolo vicino alla parete da dove avevo uno scorcio del palco. Saltellavo, cantavo, battevo le mani accompagnando il ritmo delle canzoni. Il cantante si era ispirato al look di Billie Joe, non si era fatto mancare nulla, nemmeno il sottile tratto di matita sotto gli occhi. Come lui, anche il bassista e il chitarrista non avevano tratti distintivi, mancavano del carisma di chi ha la stoffa. Il confronto era perso in partenza. Sul seggiolino della batteria c’era un fenomeno che da solo animava il pubblico, trascinandolo a suo piacimento. Il batterista si muoveva a un ritmo forsennato tra piatti e tamburo, emanava energia, imprigionando la mia attenzione. Lo seguivo ipnotizzata.





Passammo le giornate chiacchierando, facendo l’amore e guardando film, in un equilibrio così perfetto da non dubitare che fosse un sogno destinato a finire. Lo vissi determinata a godere della leggerezza del momento, senza preoccuparmi del futuro e di cosa ci aspettava.
Avevo ascoltato l’album dei Bad Attitude tra le sue braccia, con lui che batteva il tallone a terra, tenendo il ritmo sulla mia pelle. Si agitava, ascoltando pezzi suonati almeno un milione di volte. Dagli altoparlanti la voce di Johnny Rotten andava a sfumare sulle note di God Save the Queen. Sorrisi, girando tra le mani la custodia del vinile. In una versione meno fedele e affascinante, avevo una copia di quello stesso album in cui era incisa anche la dissacrante Anarchy in the uk. Quelle canzoni avevano segnato la storia della musica, gridando la ribellione di un’intera generazione.

«Questa casa dice molto di te», dissi, continuando a curiosare.

«Scegli un film».

Mentre facevo una carrellata sui titoli lui continuava a distrarmi, con quei pantaloni che senza una cintura rasentavano il filo della decenza. «Così non mi aiuti».

Di Star Wars avevo un’idea vaga e confusa. Avevo visto il trailer e uno spezzone dell’ultimo episodio uscito, così, tra tutti i dvd, avevo scelto proprio quello. Non mi era parsa una brutta idea.

«Questo film è anacronistico», lo battezzai, dopo una mezz’ora di proiezione.

«Cos’hai contro George Lucas?»

«Nulla, nulla». Mi morsi la lingua per non ridere.

«La mia è una signora collezione. Sono film da cineteca».

«Sono sicura che lo dici a tutte...». Strinsi forte gli occhi.

Denis s’irrigidì, le parole ancora calde nell’aria.

«Scusami, non dovevo. Non sono affari miei». Alla fine l’avevo detto. Il pensiero di quante ragazze mi avevano preceduto e quante sarebbero venute dopo di me, mi tormentava dal primo momento.
«Lo sapevo che prima o poi questa storia sarebbe saltata fuori».

«Non mi devi spiegazioni».

Non potevo reggere un secondo di più. Sentivo il petto sul punto d’implodere. Cercai di divincolarmi ma lui non mollò. Mi tenne tra le braccia.
«Fermati, Isabella fermati. Ti prego. Lo so che non devo, però voglio spiegarti».Fece una pausa. «Sappiamo entrambi che ho avuto diverse ragazze. Mi piace il sesso e se delle belle ragazze volevano divertirsi con me, non ero io a tirarmi indietro. Ognuno otteneva quel che voleva ma i miei obiettivi non cambiavano. La musica è sempre stata l’unica cosa che mi interessava, il resto erano diversivi. Poi sei arrivata tu e tutte le mie certezze sono crollate senza preavviso. Quello che volevo era cambiato e tu eri il mio chiodo fisso. Nessuna mi ha mai fatto sentire come quando sto con te, quando penso a te».




Mentre Denis faceva i biglietti, vagavo con lo sguardo lungo via Zamboni. Seguendo lo spigolo dell’edificio, mi piegai fino a mettermi in linea con la torre, non caddi per un pelo. Come diavolo poteva restare in piedi? E io avevo appena accettato di entrarci.

«Non dobbiamo salirci per forza». La sua voce mi fece sobbalzare.


«Andiamo, prima che cambi idea». Spinsi fuori l’aria, nemmeno potessi scacciare anche la paura.

Salii le scale seguita da Denis come un’ombra. Se non ci fosse stato lui sarei scappata via appena messo piede sul primo gradino scricchiolante. Non avrei mai pensato di scalare quel posto infernale. Stavo contro la balaustra, tenevo le braccia incollate al costato e gli occhi serrati da far male. Avevo il fiatone, restava solo da stabilire il perché. Denis mi accarezzava i capelli, canticchiandomi un motivetto contro l’orecchio.

«Pet Sematary?!». Ci avevo messo un po’, ma finalmente avevo realizzato di cosa si trattava. «Ti pare la canzone per calmare un attacco di panico?»

«Sarà, ma funziona».

Il panico non era passato, avevo i palmi sudati, le gambe tremavano ancora ma la sua presenza mi aiutava a tenerlo a bada.

«Guarda fuori», sussurrò, baciandomi le tempie.

Una brezza leggera stemperava la calura. I tetti sembravano inghiottire il sole, le torri cittadine spuntavano qua e là accendendosi come fiammiferi nella luce del tramonto. Le nubi all’orizzonte non riuscivano a oscurare quello spettacolo. Era bellissimo come aveva detto, ma la cosa più bella era lì, accanto a me.

«È da togliere il fiato».

Denis mi baciò, tenendo il mio volto tra le mani.

«So già quanto ti sarà difficile fidarti di me. Ho solo la mia parola da darti». Lo disse come se non valesse nulla. «Posso solo dirti quant’è importante per me averti vicino».

Scossi la testa, allacciandogli le mani dietro al collo. «Mi fido di te».

Sapevo di poterlo fare, perché senza avergli chiesto nulla lui mi aveva donato tutto di sé.

«Bene, perché sono stanco di scrivere canzoni malinconiche o arrabbiate, voglio qualcosa di bello, voglio far cantare la mia batteria per te».




Uno strofinaccio volò attraverso la penisola, colpendo Julien in pieno.

«La chiudiamo qui, giusto?».

«Io l’ascolterei», gli suggerì Denis, rubando una brioche ancora calda.

«È piccola ma cattiva». Julien si liberò la faccia, lo sguardo guardingo. Poi, senza vergogna, si girò. «Tesoruccio, per me non hai nulla? Eh Pietro?».

«Ti ci metti anche tu?».

«Se ci tieni posso anche darti un bacio, non sono timido».

«E stammi lontano… prendi!». P.E. lo allontanò, lanciandogli un pacchetto di tabacco comparso dal fondo di una tasca imprecisata.

Col suo premio stretto in mano e un sogghigno sulle labbra, Julien prese la via delle vetrate sulle note di Stand by Me dei Pennywise. Quell’aggiunta alla playlist era stata una delle prime cose a farmi sentire a casa.

Schiarii appena la voce. «Non avevamo detto di andarci piano?»

«No, le tue parole sono state “non uscire a comprarlo”, sono stato ai patti».
Ed ora ecco tutte le tappe di questo Blogtour!

7 Novembre: Presentazione | Ragazza in rosso
9 Novembre: Intervista all'autrice | Starlight Book's
10 Novembre: Personaggi | Sognando tra le righe
11 Novembre: Bad Attidude. Una band, una famiglia| Bookmarksare Reader's Best Friends
14 Novembre: Playlist | Dipendente dai libri
15 Novembre: Intervista a Denis e Isabella| M/M e dintorni, l'altro lato del romance
16 Novembre: Recensione | Coffee & Books


E per vincere una copia del libro autografata...


Regole Giveaway:

1) Diventare lettore fisso dei blog partecipanti
2) Commentare tutte le tappe con commenti inerenti e di senso compiuto, lasciando anche un indirizzo mail valido per essere contattati in caso di vittoria
3) Mettere “MI PIACE” alla pagina Facebook della Newton Compton Editori
4) Mettere “MI PIACE” alla pagina autore di Alessandra Angelini
5) Condividere l’evento sui vari social (Facebook, Twitter, etc…)
L'estrazione del vincitore avverrà il 21 Novembre!
COMPILARE IL FORM QUI
Alla prossima!






15 commenti:

  1. OOOOooooooh Stand by me!!! *___________*
    Le altre non le conoscevo :/

    angelina.alboreo@hotmail.it

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  2. Confesso di conoscere solo Stand by me che è bellissima!

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  3. Ok alcune canzoni non le conoscevo, ma leggere gli estratti ascoltandole è stato emozionante ♡.♡
    Grazie per questa tappa meravigliosa!
    Partecipo al blogtour e al Giveaway ;-)
    Lettori fissi: Rosy Palazzo
    Mail: rosy.palazzo1612@gmail.com
    Instagram: @ross_3193
    Facebook e Google +: Rosy Palazzo
    Ho piacizzato le pagine richieste ;-)
    Grazie mille per l'opportunità ♡

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  4. Delle canzoni indicate mi sembra di conoscere soltanto Stand by me; devo cercare anche le altre e ascoltarle! 😄
    Indirizzo e-mail: hotstorm403@gmail.com

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  5. L'ultimo estratto con quel branooo 😍😍😍
    mila.mali@hotmail.it

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  6. Io adoro il rock quanto la nostra autrice e devo dire che ha dei gusti fantastici ^_^
    Ottime scelte ovviamente ;)

    vicenz91@gmail.com

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  7. Non conosco tutte le canzoni citate,alcune le avevo già sentite ma non sapevo quale fosse il titolo. Comunque sono tutte molto belle.
    lauradomy@hotmail.it

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  8. Bellissime canzoni quelle citate complimenti per la scelta!
    grecoangela1987@libero.it

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  9. Bellissime canzoni alcune non le conoscevo ma grazie per avermele fatte conoscere *o*

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  10. Le canzoni non le conosco tutte ma mo sono tanto emozionata con gli estratti. Questo libro sarà molto bello 😍😍 incrocio le dita 🍀🍀🍀🍀
    Lettrice fissa : Anna Perillo
    Mail : enny-love@hotmail.it

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  11. I Green Day! *-*
    Basket Case continua a restare una delle mie preferite, non importa il passare degli anni!
    E poi i Sex Pistols e i Ramones - amo questa playlist! *-*

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  12. Conosco i gruppi che hai menzionato..ma come canzone conosco solo Stand by me.. per le altre..nada...molto probabilmente non sono il mio genere..

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  13. Bellissima playlist! Le ho ascoltate tutte ma non avendo letto ancora il libro non so se sono adatte alla storia e alle emozioni che mi trasmetterà... mi fido di voi!
    Email nicolettamarasca88@gmail.com

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  14. Ahimè non conosco nessuna delle canzoni citate, ma ho provato ad ascoltarle mentre leggevo gli estratti... eh Wow direi che calzano a pennello :)
    Tutto bellissimo, non vedo l'ora di leggere tutto il libro :)
    Ps: Mi è venuto un pò male agli occhi leggendo gli estratti, perchè quel meraviglioso fiore copre un bel pò di parole :)

    Partecipo molto volentieri al BlogTour :)
    Ti elenco le regole che ho rispettato nel form :)
    Seguo tutti i blog partecipanti al BlogTour con il nome: Elysa Pellino
    La mia email: mora_1993_@hotmail.it
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    -Ho completato il form :)

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